Bhè, credo che per i prossimi due-tre giorni la mia attività di blogger andrà in pausa, causa libagioni e festeggiamenti vari.
Auguri a tutti!
lunedì 31 dicembre 2007
Buon anno a tutti!
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domenica 30 dicembre 2007
Pepe Carvalho, investigatore sui generis.
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sabato 29 dicembre 2007
"Assassinio al Comitato Centrale", di Manuel Vazquez Montalban. Prime impressioni.
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giovedì 27 dicembre 2007
Il prossimo libro.
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martedì 25 dicembre 2007
Recensione del libro "La città delle bestie", di Isabel Allende.
Isabel Allende gioca con diversi generi letterari (avventura, fantasy, thriller) in modo molto efficace, utilizzando un linguaggio semplice e coinvolgente. Veramente un bel libro per ragazzi. Tutto lo scritto è permeato di valori sociali e rispetto per l'ambiente, e di fatto può essere visto come la storia dell'iniziazione alla vita adulta del giovane Alexander. Un libro che è un'invito a lasciare aperta la porta all'immaginazione e alla creatività, e nel quale trionfano i valori come l'amicizia, il rispetto degli altri e delle loro idee, l'assunzione della responsabilità delle proprie azioni, il coraggio, la generosità. Insomma, un libro divertente e educativo, lontano anni luce dal pattume che mediamente viene scritto per i nostri ragazzi.
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lunedì 24 dicembre 2007
La legge della reciprocità.
Una bella storia con degli insegnamenti morali. In realtà tutto il libro è permeato di tematiche sociali e di rispetto dell'ambiente. Questi concetti vengono tuttavia proposti in maniera leggera e godibile. Una bella lettura per giovani (e non solo), alla faccia del vuoto pneumatico proposto da scrittori come Federico Moccia, dove la realtà sembra esaurirsi nelle griffe e nella violenza gratuita e autoreferenziale.
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domenica 23 dicembre 2007
La famiglia è in crisi...
"Nadia constatò che per il Popolo della Nebbia era normale avere più spose o più mariti; nessuno restava solo. Se un uomo moriva, i figli e le mogli venivano immediatamente adottati da qualcun altro in grado di proteggerli e badare a loro. Era il caso di Tahama, che doveva essere un ottimo cacciatore, visto che si occupava di varie donne e di una dozzina di bambini. Dal canto suo una madre, il cui sposo non fosse un ottimo cacciatore, poteva avere altri mariti che l'aiutassero a nutrire i figli. Di solito, i genitori promettevano le figlie in sposa già alla nascita, ma nessuna ragazza era costretta a sposarsi o a stare con un uomo contro la propria volontà..."
Ognuno può pensare come meglio crede, ma devo dire che queste frasi mi hanno fatto riflettere a lungo... chi è più civile??... Noi o loro??...
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sabato 22 dicembre 2007
La nostra società ha dimenticato i riti d'iniziazione.
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giovedì 20 dicembre 2007
Isabel Allende, uno stile veramente godibile.
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mercoledì 19 dicembre 2007
Prime impressioni sul libro "La città delle bestie", di Isabelle Allende.
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martedì 18 dicembre 2007
Il nuovo libro.
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domenica 16 dicembre 2007
Recensione del libro "Compagni di sbronze", di Charles Bukowsky.
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sabato 15 dicembre 2007
Un pensiero di Charles Bukowsky sulla vita.
Se succede qualcosa di brutto, si beve per dimenticare;
se succede qualcosa di bello si beve per festeggiare:
se non succede niente si beve per far succedere qualcosa.
Charles Bukowsky."
Riassumo: si beve sempre. Qualsiasi cosa succeda.
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venerdì 14 dicembre 2007
...Charles Bukowsky... ehm... sono alquanto perplesso...
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giovedì 13 dicembre 2007
Charles Bukowsky, uno stile a dir poco disinvolto.
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mercoledì 12 dicembre 2007
Dubbio amletico.
Però il livello dello spam nei commenti del mio blog ha superato il limite di guardia. Sono molto indeciso. Censurare o non censurare??! Spero che il sonno porti consiglio.
martedì 11 dicembre 2007
Charles Bukowsky, ovvero l'esaltazione del degrado umano.
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lunedì 10 dicembre 2007
Un'altro libro, un'altra storia.
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domenica 9 dicembre 2007
Recensione del libro "Buskashì. Viaggio dentro la guerra", di Gino Strada.
Questo libro è di fatto il diario di viaggio di un gruppo di medici di Emergency che entra in Afghanistan per riaprire un ospedale a Kabul, allora controllata dai Talebani. Il tutto pochi giorni prima dell'offensiva dei Mujahidin (appoggiati dagli States), seguito ai tragici fatti dell'11 settembre 2001. In seguito al previsto attacco, tutte le organizzazioni umanitarie, Croce Rossa in testa, scapparono dal martoriato Afghanistan. Emergency invece ci entrò. Una scelta coraggiosa, al limite del suicidio. Al di là della mera cronaca dei fatti, il libro è un'amara riflessione sull'assurdità della guerra, sulle atroci sofferenze che questa porta alla popolazione, civili in testa. Ed è anche un'amara riflessione sull'incongruenza dell'informazione che ci viene fornita dai media, sull'inconsistenza del concetto di "guerra giusta", di "bombe intelligenti" e altre amenità che ci vengono quotidianamente propinate. Alla fine rimane una terra martoriata, quella dell'Afghanistan, contesa da più parti per sporchi interessi che nulla hanno a che fare con la popolazione locale. Un bel libro. Grazie Gino.
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sabato 8 dicembre 2007
La guerra è una cosa brutta.
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venerdì 7 dicembre 2007
I Talebani sono un tipico prodotto americano.
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giovedì 6 dicembre 2007
Il pensiero di Gino Strada sulla guerra.
"...
E' stata scritta venticinque secoli fa.
Se capisco bene, Trasimaco vuol dire che tutto quello che viene presentato come assoluto, il "giusto" - ma potrebbe anche essere la "verità", o la "libertà", o la "democrazia" - non è poi quella cosa certa, perfetta, immutabile, indiscutibile.
Perché è proprio il negare l'evidenza di Trasimaco - nascondendo a tutti i costi dietro sommi principi e parole roboanti il fatto che stiamo solo facendo il nostro interesse - che ci fa poi sentire portatori della verità, depositari dell'assoluto, paladini del bene, giudici supremi, baluardi della civiltà, gendarmi del mondo.
Se dimentichiamo Trasimaco, se lo censuriamo, allora ci sentiamo nel giusto, anzi nel Giusto. E anche le nostre azioni, almeno ai nostri occhi, troveranno giustificazione. Di più: saranno giuste.
In Afghanistan molti esseri umani sono morti, perché a molti è stato utile, e perché molti si sono sentiti nel giusto.
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mercoledì 5 dicembre 2007
Reportage di guerra.
Gafur. Un civile? Un talebano? Un terrorista? Un mujahedin?
Soltanto un uomo.
Che probabilmente morirà oggi, 13 novembre, prima vittima nella Kabul "liberata", una delle tante vittime di questa storia cominciata il 9 settembre 2001"
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martedì 4 dicembre 2007
Per il momento basta con la fiction.
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domenica 2 dicembre 2007
Recensione del libro "Kitchen", di Banana Yoshimoto.
I primi due racconti hanno come protagonista una giovane donna, Mikage Sakurai, recentemente rimasta sola al mondo in seguito al decesso della nonna. I due racconti (il secondo è il logico proseguimento del primo) possono essere sinteticamente riassunti come la nascita di una storia d'amore tra Mikage e un ragazzo, Yuichi. Una unione di due solitudini. L'amore di Mikage per la cucina agisce come tema di raccordo nella trama e come occasione per descrivere gli stati d'animo dei vari personaggi. La storia è estremamente intimistica e vagamente onirica, un velo di tristezza infinita sembra permeare tutto. La leggerezza e la poesia usata dalla Yoshimoto per descrivere situazioni di per sè molto negative è magistrale. La scrittrice inoltre gioca molto con il concetto di famiglia e con i ruoli maschile e femminile, senza mai cadere nella volgarità o nel banale. Grande.
L'ultimo racconto, "Moonlight Shadows", è secondo me un piccolo capolavoro. La storia è ancora più triste. La protagonista è Satsuki, un ragazza. Ha di recente perso in un tragico incidente stradale il suo ragazzo. Assieme a lui è morta anche la ragazza del fratello minore di questi. Satsuki incontra una ragazza, Urara, che le permette (sfruttando una rarissima aberrazione spazio temporale), di godersi un ultimo addio col proprio ragazzo. Contemporaneamente, nasce una profonda amicizia tra Satsuki e il fratello minore del defunto. Detta così può sembrare una storia assurda o stupida, ma la capacità della Yoshimoto di descrivere gli stati d'animo e i pensieri di Satsuki è magistrale.
Un ultima considerazione. Il libro è abbastanza corto. Circa 150 pagine. Tuttavia questo fatto è ininfluente dal punto di vista della qualità. I tre racconti sono tutti autonomi e compiuti. Non si percepisce alcun taglio (a differenza del libro "Vukovlad. Il signore dei lupi" dello scrittore Paolo Maurensig), e sono pefettamente coerenti e omogenei dal punto di vista dello stile e dei contenuti (a differenza del libro "L'elenco telefonico di Atlantide", dello scrittore Tullio Avoledo). Inoltre lo stile è talmente superiore a quello di Mauro Corona che credo non abbia senso fare un confronto. Insomma, visto che su Federico Moccia stendo un velo di pietoso silenzio, "Kitchen" di Banana Yoshimoto è il migliore dei cinque libri che ho letto da quando ho aperto il blog.
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Lettura finita.
"Conquistare e crescere: credo che in queste due azioni sia scritta la storia spirituale di ognuno, con tutte le sue speranze e potenzialità. Ci sono tanti amici, tante persone che conosco che vanno sempre più avanti, lottando con la vita di ogni giorno come sanno, con impeto o con dolcezza. Questo mio primo libro è dedicato a tutti loro.
L'ho scritto mentre facevo la cameriera in un locale.
...
E poi vorrei dire a tutte le persone sconosciute che leggeranno questo mio primo, immaturo lavoro, che se li facessi sentire anche solo di un pochino più sollevati, non ci potrebbe per me gioia più grande. In attesa di ritrovarci la prossima volta, vi auguro con tutto il cuore ogni felicità."
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sabato 1 dicembre 2007
Banana Yoshimoto, una grande scrittrice.
"... ognuno di noi pensa di avere molte strade e di potere scegliere da sé. Ma forse sarebbe più esatto dire che sogna il momento di scegliere. Anche per me è stato così. Ma ora lo so. Lo so con tanta chiarezza da poterlo mettere in parole. La strada è sempre decisa, non però in senso fatalistico. Sono il nostro continuo respirare, gli sguardi, i giorni che si succedono a deciderla naturalmente. Così a qualcuno può capitare di trovarsi, come se fosse la cosa più normale del mondo, in pieno inverno dentro una pozzanghera su un tetto in un paese sconosciuto, a guardare il cielo notturno insieme a un katsudon*.
"Ah, com'è bella la luna!"
Mi rimisi in piedi e bussai alla finestra di Yuichi."
* Il katsudon è un cibo giapponese.
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giovedì 29 novembre 2007
Banana Yoshimoto, prime impressioni.
Proseguo nella lettura del libro "Kitchen", di Banana Yoshimoto. Nella sua splendida semplicità è secondo me una riflessione sulla solitudine. Gran bel libro.
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mercoledì 28 novembre 2007
Banana Yoshimoto, primissime impressioni.
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martedì 27 novembre 2007
Il prossimo libro.
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lunedì 26 novembre 2007
Recensione del libro "Vukovlad. Il signore dei lupi", di Paolo Maurensig.
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sabato 24 novembre 2007
Un brano che fa riflettere.
"Le tradizioni popolari sorgono in una maniera che ci rimane oscura, eppure si perpetuano nei racconti che i genitori fanno ai figli, e i nonni ai nipoti, di generazione in generazione. I protagonisti di questi racconti sono sempre personificazioni del Male: lupi mannari, vampiri, orchi, streghe e spettri - tutte creature maligne. Come nascono? Da che cosa traggono forza per crescere nella mente umana? Mente che, a quanto sembra, è un'unica feconda matrice."
Il tema del Male e delle sue origini è sempre affascinante. Chiaro che questo autore è una spanna sopra l'inutile Federico Moccia o a Mauro Corona. Paolo Maurensig è secondo me il migliore dei quattro scrittori che ho letto da quando ho aperto questo blog.
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venerdì 23 novembre 2007
Lettura finita.
"Credo non vi sia nulla, come l'isolamento in mezzo a una natura selvaggia, in grado di alimentare la paura del Male."
Quando l'ho letta non sono riuscito a reprimere un sorriso. Ciò che terrorizza il protagonista del libro di Maurensig è invece un balsamo vitale per Mauro Corona. Eterna ambiguità della natura umana.
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Preso il prossimo libro.
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giovedì 22 novembre 2007
Come utilizzare un libro - seconda puntata.
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martedì 20 novembre 2007
Come utilizzare un libro - prima puntata.
Non mi ringraziare, caro Federico Moccia. Lo ho fatto volentieri. Adesso il libro che hai scritto serve a qualcosa. Volevo buttarlo nel pattume, ma per rispetto nei confronti del pattume mi sono trattenuto.
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lunedì 19 novembre 2007
Individuato il prossimo libro da leggere.
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domenica 18 novembre 2007
E adesso?!
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sabato 17 novembre 2007
Recensione del libro "L'elenco telefonico di Atlantide", di Tullio Avoledo.
Peccato. Alcune idee che avuto Avoledo erano ottime. Altre meno. Purtroppo ha fallito completamente nel tentativo di metterle insieme. Comunque onore al merito. Almeno ha provato a fare qualcosa di diverso nella sua vita.
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venerdì 16 novembre 2007
Lettera aperta agli spammers e troll di questo blog.
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giovedì 15 novembre 2007
Mauro Corona vs Tullio Avoledo.
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mercoledì 14 novembre 2007
Serata fiacca.
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martedì 13 novembre 2007
Lettura finita.
Pubblicato da whiteknight alle 12:27 12 commenti
lunedì 12 novembre 2007
A proposito di Celti...
Resta il fatto che mancano poche pagine per terminare il libro e ancora non si capisce dove voglia andare a parare la storia nel suo insieme. A meno di non trovare un finale incredibile, capace di coagulare in un quadro coerente il tutto, di questo libro rimane un collage incoerente di idee (alcune delle quali però buone) messe insieme col badile. Mah.
Pubblicato da whiteknight alle 11:48 7 commenti
domenica 11 novembre 2007
Tullio Avoledo: belle idee, uno stile discutibile.
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sabato 10 novembre 2007
Pensierino del giorno.
In questi giorni sono stato molto impegnato, ma spero nel weekend di riuscire a finire la lettura del libro "L'elenco telefonico di Atlandide" dello scrittore friulano Tullio Avoledo.
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mercoledì 7 novembre 2007
Lettera aperta ai fantomatici amici di Mauro Corona.
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martedì 6 novembre 2007
Tullio Avoledo, guarda che gli uccelli non partoriscono.
Cito letteralmente pag 87 dell'edizione Einaudi Tascabili dell' "Elenco telefonico di Atlantide":
-Quell'uccello cos'è?- Domanda Nat più tardi, indicando fuori dalla finestra del salotto.
-Quale?
-Quello sul pino dell'americano
-E' un merlo maschio
-Cos'ha in bocca? Un rametto?
-Sì. Sta costruendo il nido. Probabilmente la sua compagna sta per partorire.
-Ed è il maschio che le prepara il nido
Ricordo che gli uccelli nascono dalle uova. Sono invece i mammiferi che partoriscono.
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domenica 4 novembre 2007
Tullio Avoledo, un modo di scrivere veramente molto strano.
"L'occhio destro dell'architetto è aperto su una venatura del marmo che ricalca esattamente il corso del Rio delle Amazzoni, con tutti gli affluenti di destra e di sinistra (Ucayali, Urujà, Purùs, Madeira, Tapajòs, Xingu, Maragnon, Japurà, Rio Negro): da ragazzino Fabrici lo conosceva a memoria come le formazioni storiche del Grande Torino."
Chiedo scusa per gli errori fatti nello scrivere i nomi degli affluenti del Rio delle Amazzoni, ma non so come inserire i caratteri speciali con questa piattaforma per blog. Comunque credo di avere reso l'idea. Sono colpito per la conoscenza della geografia di Tullio Avoledo, ma non so quanti di voi, guardando una lastra di marmo, pensino agli affluenti di un fiume, citandoli poi tutti. A me non è mai successo, neanche quando ero ubriaco disfatto.
Un altra caratteristica che mi ha colpito dello scrittore Tullio Avoledo è che cita continuamente canzoni, artisti e marche di vario tipo, ricordandomi per questo aspetto Federico Moccia. Per l'amor di Dio, questo è un'altro livello, Federico Moccia secondo me scrive puro pattume, però devo ammettere che mi è subito venuto in mente. Chiedo comunque scusa a Avoledo per averlo paragonato a Moccia. Mi rendo conto che questo accostamento per uno scrittore potrebbe anche essere considerato un insulto. Lungi da me questa idea. Si tratta semplicemente di una mia associazione mentale.
Spero nelle prossime pagine di riuscire a entrare nel vivo della storia, e che tutti i tasselli del mosaico comincino a dare un'idea della figura completa.
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sabato 3 novembre 2007
Tullio Avoledo, uno strano modo di scrivere.
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venerdì 2 novembre 2007
Halloween.
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giovedì 1 novembre 2007
Daniele Luttazzi, che fine hai fatto?!
"L'illusione alimentata da Grillo è che una legge possa risolvere la pochezza umana. Questa è demagogia."
Grande Luttazzi. Un problema che mi sembra sia stato ignorato da Grillo e che invece a mio modesto parere è centrale per il recupero della Democrazia in Italia è che i partiti decidono le liste dei candidati, e che i cittadini possono scegliere solo i partiti da votare, non le persone. Anche in questo caso quando Berlusconi nella legislatura passata fece questa assurda e immorale legge elettorale, il centrosinistra si stracciò le vesti. Adesso tutto tace. Adesso che sono al potere quelli del centrosinistra questa legge elettorale non è più immorale. Chissà come mai...
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martedì 30 ottobre 2007
Tullio Avoledo, uno scrittore potenzialmente interessante.
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lunedì 29 ottobre 2007
Alla ricerca della prossima lettura.
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domenica 28 ottobre 2007
Recensione del libro "Gocce di resina", di Mauro Corona.
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sabato 27 ottobre 2007
Mauro Corona, perché lo hai fatto?!
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venerdì 26 ottobre 2007
Mauro Corona, uno scrittore che mi ha deluso.
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giovedì 25 ottobre 2007
"Gocce di resina" di Mauro Corona: lettura finita.
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sabato 20 ottobre 2007
Mmmmmm... visita al sito ufficiale di Mauro Corona, www.dispersoneiboschi.it
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giovedì 18 ottobre 2007
Mmmm... anche "Gocce di resina" di Mauro Corona odora di ciofeca.
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mercoledì 10 ottobre 2007
Grazie di esistere, Beppe Grillo!
Grazie di esistere, Beppe!!
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lunedì 8 ottobre 2007
Recensione del libro "Tre metri sopra il cielo", di Federico Moccia.
Ho terminato la lettura di questo libro pochi giorni fa, ma ho aspettato un attimo prima di scrivere una recensione - se mi è consentito questo termine – per lasciare sedimentare la cosa. Attualmente il libro che ho malauguratamente acquistato è nella mia cantina, che regge la gamba di uno scaffale che ballava. Non credo ci possa essere destino più nobile per lui. Lo ho comprato per pura curiosità, visto che ormai è praticamente un cult e su di lui ho sentito e letto in giro le opinioni più disparate. Dopo le prime pagine ero tentato di buttarlo via, ma poi ho deciso di impormi di leggerlo fino in fondo. In teoria dovrebbe trattarsi di una storia d'amore, in realtà la definirei l'evoluzione di una cottarella postadolescenziale tra quindicenni alle prime esperienze, vista la superficialità allucinante e la totale mancanza di introspezione dei personaggi. Ma sono poi dei personaggi?! Babi e Step, questi i nomi dei due protagonisti, sono privi di ogni spessore. Babi è una ragazzina viziata, vestita all'ultima moda e che ovviamente frequenta una delle migliori scuole di Roma. Step è un delinquentello di strada, che vive di espedienti, truffe e raggiri di vario tipo. I due sono accomunati da uno spessore psicologico nullo e da una indefinita famiglia dell'alta borghesia alle spalle. In questo libro infatti tutti maneggiano soldi a palate e vestono griffati dalla cima dei capelli alla punta dei piedi. Tuttavia nessuno lavora. Unica eccezione, il fratello di Step, Paolo, che fa il commercialista. Ovviamente nel libro è descritto come un povero sfigato, mentre il fratello picchiatore e nullafacente è l'eterno vincente. La storiella tra i due sboccia dopo alcune incomprensioni iniziali, vista la profonda diversità dello stile di vita dei due. Gli amici di step sono un branco di delinquenti dediti a furti, raggiri vari, risse e corse di motocicletta illegali dove spesso e volentieri ci si rimette la pelle. Step, ovviamente, non è da meno, anzi, grazie a un corpo perfettamente palestrato e una sana abitudine ai pestaggi gratuiti, è rispettato e temuto da tutti. Giunge a ricattare il fratello per estorcergli duecento euro, ma ovviamente nel corso del libro si capisce che il poverello è diventato così solo perché ha subito un trauma infantile. Infatti ha scoperto la madre a letto con un altro, pensando bene di massacrare di botte il poveraccio procurandogli lesioni permanenti alla mandibola. Ma la cosa terribile, udite udite, è che al processo che è seguito la madre di Step si è rifiutata di deporre in difesa del figlio. Ovviamente poi i soldi di papà hanno sistemato tutto. Questo patetico tentativo di introspezione psicologica è allucinante. Ho riletto questo pezzo diverse volte perché pensavo di avere capito male. Gli episodi diseducativi e sul filo dell'apologia della delinquenza sono numerosi, ma per carità di patria ne cito solo un altro. A un certo punto la Giacci, l'insegnante di latino di Babi,se la prende con lei. Il prode Step, per salvare la sua bella, pensa bene di rapire il cagnetto della Giacci per estorcerle dei buoni voti. Naturalmente ottiene il suo scopo, e i voti dell'amata traggono grande giovamento da questo episodio.
La faccio breve. Questo libro è senz'altro una rassegna pubblicitaria di articoli di moda. Può anche essere visto come una cartina stradale di Roma, visto che cita un'incredibile numero di vie, piazze e locali della città, non ho capito bene a che scopo. Ma i suoi pregi finiscono qua. La storia d'amore (o presunta tale) è dal mio punto di vista patetica, priva di spessore, risibile. Il libro è profondamente diseducativo, anzi sotto molti aspetti è un'apologia della violenza gratuita, specie se letto da ragazzini. Per l'amor del cielo, lungi da me voler restaurare l'indice o l'inquisizione spagnola, ma senz'altro se mio figlio leggesse questo libro non mi farebbe per niente piacere. Veramente non riesco a capire come possa avere avuto tutto questo successo. Bho. Assolutamente sconsigliato.
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domenica 7 ottobre 2007
Pensierino della sera: quale sarà la prossima lettura?!
Pubblicato da whiteknight alle 14:09 2 commenti
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sabato 6 ottobre 2007
Operazione "Tre metri sopra il cielo" conclusa!!
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giovedì 4 ottobre 2007
A un passo dalla meta.
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mercoledì 3 ottobre 2007
Ormai è quasi fatta!
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martedì 2 ottobre 2007
Tre metri sotto il pattume.
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lunedì 1 ottobre 2007
Continua l'eroica sfida.
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domenica 30 settembre 2007
Birmania, ennesimo fallimento dell'onu?!
Pubblicato da whiteknight alle 15:10 2 commenti
venerdì 28 settembre 2007
Birmania, che vergogna!
Comunque una delle prime cose che l'infame regime militare ha fatto in risposta alla sollevazione popolare è stato oscurare (o almeno ci ha provato) internet. Questa è l'ennesima conferma di quanto la Rete sia diventato un potente strumento di informazione libera e indipendente, temuto da quanti invece vorrebbero controllare i mass media. A partire dai nostri amatissimi politici. Grillo insegna. Che Dio salvi la Rete!
Pubblicato da whiteknight alle 16:01 3 commenti
giovedì 27 settembre 2007
Una sfida con me stesso.
Comunque ormai sono arrivato a un terzo del libro. Ho deciso di turarmi il naso e bere fino in fondo l'amaro calice. Certo che se ai giovani d'oggi (non che io abbia mille anni) basta leggere questa pacottiglia per sognare e volare tre metri sopra il cielo, siamo veramente messi male.
Pubblicato da whiteknight alle 15:06 2 commenti
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mercoledì 26 settembre 2007
Federico Moccia?! Mmmmmmm....
Non mi piace l'idea di non finire di leggere un libro, ma mi sa che farò un'eccezione. La cosa che mi lascia perplesso è che, a quanto leggo in giro, si tratta di un best seller. Allora mi chiedo se sono io completamente rimbecillito (o fuori dal mondo) oppure se per vendere bisogna necessariamente produrre pattume.
Pubblicato da whiteknight alle 14:17 2 commenti
Etichette: federico moccia, tre metri sopra il cielo
martedì 25 settembre 2007
Brainstorming post-concerto.
Tra l'altro ieri ho anche comprato un libro di Federico Moccia, "Tre metri sopra il cielo". Oggi ho letto le prime pagine. Mmmmmmm..... Così, a naso, mi sembra una ciofeca. Una vera ciofeca doc. Mah! Vedremo nei prossimi giorni. Al momento mi sembra una storiella risibile, apologia di uno stile di vita basato sul nulla. Mi sembra più una pubblicità di articoli alla moda che altro. Poi magari qualcuno mi dirà che sono senz'anima, che non riesco a capire la poesia di questo romanzo o presunto tale. Opinione lecita, ovvio. Ma anche il mio attuale punto di vista lo é.
Pubblicato da whiteknight alle 11:02 0 commenti
venerdì 21 settembre 2007
Perchè "Il Cavaliere Bianco?!"
Pubblicato da whiteknight alle 22:58 3 commenti
Diventare un blogger.
Bene, dopo avere deciso di diventare un blogger, il passo successivo è stabilire qual'è il tema del blog. Anzi, a dire il vero la domanda sarebbe: "Ha senso stabilire che il blog deve avere un tema definito? E se sì, quale?!" Beh, in linea generale e teorica direi che uno nel suo blog scrive quello che meglio crede. Tuttavia è certo che scegliere un tema aiuta. Semplifica la vita. Crea un canale privilegiato attraverso il quale il pensiero si organizza più facilmente in qualcosa di intellegibile e quindi comunicabile. Una cosa che volevo fare da tempo è scrivere delle recensioni sui libri che leggo. A dire il vero non leggo moltissimo. Un paio di libri al mese, forse qualcosa di più.
In teoria pare che il blog non sia un mezzo utilizzabile se uno vuole scrivere due recensioni al mese. Ho avuto una discussione accesa con un mio amico pochi giorni fa su questo tema. "Se vuoi pubblicare in rete delle recensioni, allora iscriviti a un forum, a un sito di opinioni o fatti un tuo sito. Ma, per l'amor di Dio, NON usare un blog! Un blog DEVE essere aggiornato ogni giorno, altrimenti NON è un blog!!!" Ma dove sta scritto, mi chiedo?! Se a me va bene di scrivere due post al mese, qualcuno forse me lo vieta?! Quindi ho deciso di fregarmene di queste regole (vere o presunte che siano) e di aprire un mio blog. Dedicato principalmente alle mie due-tre recensioni mensili sui libri che leggo. E poi voglio essere franco: di farmi un sito tutto mio per questo scopo non avevo nessuna voglia. Pigrizia? Forse. O forse semplice buon senso. Ai posteri l'ardua sentenza.
Pubblicato da whiteknight alle 13:51 2 commenti