lunedì 8 ottobre 2007

Recensione del libro "Tre metri sopra il cielo", di Federico Moccia.



Ho terminato la lettura di questo libro pochi giorni fa, ma ho aspettato un attimo prima di scrivere una recensione - se mi è consentito questo termine – per lasciare sedimentare la cosa. Attualmente il libro che ho malauguratamente acquistato è nella mia cantina, che regge la gamba di uno scaffale che ballava. Non credo ci possa essere destino più nobile per lui. Lo ho comprato per pura curiosità, visto che ormai è praticamente un cult e su di lui ho sentito e letto in giro le opinioni più disparate. Dopo le prime pagine ero tentato di buttarlo via, ma poi ho deciso di impormi di leggerlo fino in fondo. In teoria dovrebbe trattarsi di una storia d'amore, in realtà la definirei l'evoluzione di una cottarella postadolescenziale tra quindicenni alle prime esperienze, vista la superficialità allucinante e la totale mancanza di introspezione dei personaggi. Ma sono poi dei personaggi?! Babi e Step, questi i nomi dei due protagonisti, sono privi di ogni spessore. Babi è una ragazzina viziata, vestita all'ultima moda e che ovviamente frequenta una delle migliori scuole di Roma. Step è un delinquentello di strada, che vive di espedienti, truffe e raggiri di vario tipo. I due sono accomunati da uno spessore psicologico nullo e da una indefinita famiglia dell'alta borghesia alle spalle. In questo libro infatti tutti maneggiano soldi a palate e vestono griffati dalla cima dei capelli alla punta dei piedi. Tuttavia nessuno lavora. Unica eccezione, il fratello di Step, Paolo, che fa il commercialista. Ovviamente nel libro è descritto come un povero sfigato, mentre il fratello picchiatore e nullafacente è l'eterno vincente. La storiella tra i due sboccia dopo alcune incomprensioni iniziali, vista la profonda diversità dello stile di vita dei due. Gli amici di step sono un branco di delinquenti dediti a furti, raggiri vari, risse e corse di motocicletta illegali dove spesso e volentieri ci si rimette la pelle. Step, ovviamente, non è da meno, anzi, grazie a un corpo perfettamente palestrato e una sana abitudine ai pestaggi gratuiti, è rispettato e temuto da tutti. Giunge a ricattare il fratello per estorcergli duecento euro, ma ovviamente nel corso del libro si capisce che il poverello è diventato così solo perché ha subito un trauma infantile. Infatti ha scoperto la madre a letto con un altro, pensando bene di massacrare di botte il poveraccio procurandogli lesioni permanenti alla mandibola. Ma la cosa terribile, udite udite, è che al processo che è seguito la madre di Step si è rifiutata di deporre in difesa del figlio. Ovviamente poi i soldi di papà hanno sistemato tutto. Questo patetico tentativo di introspezione psicologica è allucinante. Ho riletto questo pezzo diverse volte perché pensavo di avere capito male. Gli episodi diseducativi e sul filo dell'apologia della delinquenza sono numerosi, ma per carità di patria ne cito solo un altro. A un certo punto la Giacci, l'insegnante di latino di Babi,se la prende con lei. Il prode Step, per salvare la sua bella, pensa bene di rapire il cagnetto della Giacci per estorcerle dei buoni voti. Naturalmente ottiene il suo scopo, e i voti dell'amata traggono grande giovamento da questo episodio.
La faccio breve. Questo libro è senz'altro una rassegna pubblicitaria di articoli di moda. Può anche essere visto come una cartina stradale di Roma, visto che cita un'incredibile numero di vie, piazze e locali della città, non ho capito bene a che scopo. Ma i suoi pregi finiscono qua. La storia d'amore (o presunta tale) è dal mio punto di vista patetica, priva di spessore, risibile. Il libro è profondamente diseducativo, anzi sotto molti aspetti è un'apologia della violenza gratuita, specie se letto da ragazzini. Per l'amor del cielo, lungi da me voler restaurare l'indice o l'inquisizione spagnola, ma senz'altro se mio figlio leggesse questo libro non mi farebbe per niente piacere. Veramente non riesco a capire come possa avere avuto tutto questo successo. Bho. Assolutamente sconsigliato.

20 commenti:

Anonimo ha detto...

Condivido la sostanza delle tua recensione. Sei stato anche troppo buono.

Sabrina

whiteknight ha detto...

In effetti questo libro fa proprio schifo. Mi sono trattenuto per rispetto della libertà di espressione, che secondo me è comunque sacra. Anche il pattume ha diritto di essere pubblicato. Ovviamente chi lo legge ha a sua volta tutto il diritto di riconoscerlo e etichettarlo.
Grazie per il passaggio.

Anonimo ha detto...

Questo libro è patetico. Bella recensione.

Anonimo ha detto...

Bella recensione, secondo me Federico Moccia è un caso editoriale costruito a tavolino.

Anonimo ha detto...

Se tu scrivi che questo libro non è bello, allora deve essere un capolavoro. Chi è contro il grande Mauro Corona è contro la letteratura. Whitheknight, o cavaliere bianco che dir si voglia, vergognati!

Amici di Mauro Corona.

Anonimo ha detto...

Federico Moccia scrive immondizia. Mauro Corona non so chi sia, non l'ho mai sentito nominare francamente, ma Moccia è una digrazia per la letteratura italiana, anzi è una calamità per la letteratura nel senso più ampio del termine.

Anonimo ha detto...

Anche me Moccia non piace. Ma la mia ragazza stravede per lui e per i suoi libri. Valle a capire le donne!!!! :)
Nicola.

Anonimo ha detto...

Federico Moccia è mitico!!! Lui sì che sa capire noi giovani e il nostro mondo ! FEDERICO MOCCIA MITICO!!!!

algor ha detto...

Ah ah ah! Grande Cavaliere Bianco! Una stroncatura così spietata e divertente non la leggevo da tempo.Federico Moccia non merita tanto!!

Anonimo ha detto...

Federico Moccia: finchè scrittori come questo qua venderanno centinaia di migliaia di copie, l'Italia può solo andare a rotoli. Non c'è futuro in questa nazione. :(

Un disilluso.

Anonimo ha detto...

Troppo gentile nel recensire questo coso, che non è nemmeno degno di essere chiamato libro, in quanto offenderebbe quelli che sono veri libri.
Mi permetto di invitarti nella community che gestisco, la prima in Italia contro il "fenomeno" (che c'avrà poi di tanto fenomenale?) Federico Moccia.
Linkerò questo tuo articolo per farlo leggere ai miei utenti. Grazie.

Anonimo ha detto...

Ottima recensione, è esattamente come la vedo io...
Sinceramente non mi spiego proprio come questo libro abbia avuto un tale successo...u.u''

Anonimo ha detto...

Esatta visione della realtà. Ragazzini del mondo aprite un pò gli occhi, credete davvero che la vita sia così? Ben per voi, per me rimane soltanto un caso di marketing studiato pure male visto che ha avuto successo dieci anni dopo la pubblicazione.
Nel caso muoia...dite che faranno San Moccia?

Unknown ha detto...

Il destino del tuo 3MSC (che, indubbiamente, è molto FESCION, come titolo) e quello del mio sono molto simili, il tuo regge il piede di un tavolino traballante, il mio quello del letto sfondato dai miei cugini una sera in cui avevano deciso di regredire allo stato di primati.
Credo che, effettivamente, questo libro sia stato scritto e poi pubblicato proprio con questo scopo, dato che non ne vedo altro. Non si può dire che sia un romanzo perché, in genere, i romanzi hanno una trama e sono "scritti", termine con cui intendo non un semplice accostamento di punti e parole pescate a caso dall'autore in un dizionario per bambini, ma di sostantivi, aggettivi, verbi che, conditi con una punteggiatura appropriata, creino periodi sensati, cosa che manca totalmente in questa "roba".

E mi domando come si faccia a dire che Moccia capisca i giovani, dato che i suoi protagonisti sono tutti vandali, ragazzine viziate, quarantenni con gli ormoni in subbuglio, tutti accomunati dalla totale mancanza di cervello e non credo che noi giovani siamo tutti così, qualcuno sì, ma non la maggioranza. Mah!

whiteknight ha detto...

Per lady aika, morgaine, toxic morfeo e laura: grazie di cuore, ragazzi! :)
Voi non sapete quanto mi ha fatto felice leggere i vostri commenti! Federico Moccia è un venditore di immondizia, comunque pare che la massa della gente cominci ad accorgersene...
intando il tizio si è fatto i soldi a palate... così va il mondo... :(

Anonimo ha detto...

Hai perfettamente ragione: gli scritti di Moccio son spazzatura bella e buona, come se di spazzatura ne avessimo poca.
Bellissima recensione, mi congratulo con te, e sappi che da oggi sei uno dei miei nuovi idoli.


Ginevra Potter.

whiteknight ha detto...

Ti ringrazio, ma non esagerare con i complimenti! ;)

Anonimo ha detto...

io ho 15 anni e sinceramente mi vergogno di vedere delle mie coetane urlare come tante ochette quando si nominano i libri di moccia...sarà che nbon mi rispecchio negli adolescienti di questo libro!! comunque bella recensione!!!!

fenrir891 ha detto...

Certo che sei proprio scemo..ovvio che la realtà oggi è proprio quella descritta nel libro,con quarantenni arrapati,vandali e ragazzine viziate..la situazione è questa la vedo tutti i giorni,per cui Moccia ha solo descritto la realtà dei fatti. La storia tra loro è scontata ma plausibile,e nonostante i personaggi stereotipati la qualità del libro sta proprio nel descrivere le sensazioni ed i sentimenti provati dal protagonista in ogni vicenda..ah per voi grandi recensori sempre che siate in grado di esserlo,l'autore non giustifica assolutamente l'uso di violenza ma di certo nemmeno la vigliaccheria e la pateticità e tende ad elogiare determinate cose solo perchè le inquadra dal punto di vista dei personaggi e del loro giudizio!Infine..svegliatevi il romanzo o quello che sia,vuole essere per ragazzi per questo è scritto in un certo modo..(che poi è scritto pure bene)..certo non in prosa,magari volevate quello.ma siate semplici e pensate ai contenuti che alla fine ciò che insegna il libro è che la violenza non risolve nulla

Unknown ha detto...

forse siete solo invidiosi di Step!Comunque anche se di sicuro non è il più bel libro sentimental-giovanile non credo sia da gettare nell'immondizia.