domenica 24 febbraio 2008

Recensione del libro "Il viaggiatore Notturno", di Maurizio Maggiani.

Questo splendido libro di Maurizio Maggiani - vincitore del Premio Strega nel 2005 - è scritto con un linguaggio molto semplice, ma la sua struttura è molto complessa. Il racconto non ha un'inizio e una fine ben definiti - al di là della sequenza fornita dalle pagine - nè si può dire che sia una storia circolare. Piuttosto è un curatissimo incastro di diverse storie, pensieri e impressioni, raccontate da un io narrante. L'uso della prima persona è una scelta stilistica molto impegnativa, ma Maggiani si è dimostrato all'altezza. Nessuno dei vari personaggi che animano le storie che si intersecano nel libro presentano un'evoluzione, sono al contrario quasi congelati in un immagine ben definita e codificata, oserei dire quasi mitica. Il libro nel suo complesso si presenta quindi come un insieme estremamente articolato di varie esperienze e ricordi dell'io narrante, inframezzate da continue riflessioni e considerazioni sulla vita e sull'umanità. Tuttavia l'insieme è perfettamente coerente e godibile, inserito all'interno di una snella cornice che funge da collante: il viaggio di un irundologo (studioso delle rondini) nel deserto del Sahara. Un viaggio in una delle zone più sperdute del mondo, l'Hoggar, popolata dai nomadi Tagil, allo scopo di studiare la migrazione delle rondini. Una terra desolata ma suggestiva, dove finì i suoi anni Charles Eugéne de Foucauld, mistico francese i cui pensieri e riflessioni - sia pure liberamente parafrasati da Maggiani - accompagneranno il lettore per tutta la lettura del libro. Libro che in fondo è un grande viaggio, nel mistico deserto dell'Hoggar, nella terribile realtà della guerra a Tuzla (in Bosnia), nelle foreste della Carnia alla ricerca degli orsi, nel Caucaso, lacerato da mille guerre e diviso da mille etnie. Ma è anche un viaggio nella memoria dell'io narrante, alla ricerca di una sintesi tra molte diverse esperienze spesso traumatiche, di una pacificazione tra gli innumerevoli desideri, ambizioni e aspirazioni che lacerano l'animo umano. Questo libro è veramente un piccolo gioiello.

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