Prima di andare a dormire ieri ho deciso di leggere almeno una decina di pagine del libro "Vukovlad. Il signore dei lupi". Tanto per avere un'idea non dico della storia nel suo complesso ma almeno del modo di scrivere di Paolo Maurensig. Risultato finale: in neanche quaranta minuti ho letto il libro. Tutto. Bellino, anche se troppo corto. Cito una frase:
"Credo non vi sia nulla, come l'isolamento in mezzo a una natura selvaggia, in grado di alimentare la paura del Male."
Quando l'ho letta non sono riuscito a reprimere un sorriso. Ciò che terrorizza il protagonista del libro di Maurensig è invece un balsamo vitale per Mauro Corona. Eterna ambiguità della natura umana.
"Credo non vi sia nulla, come l'isolamento in mezzo a una natura selvaggia, in grado di alimentare la paura del Male."
Quando l'ho letta non sono riuscito a reprimere un sorriso. Ciò che terrorizza il protagonista del libro di Maurensig è invece un balsamo vitale per Mauro Corona. Eterna ambiguità della natura umana.
7 commenti:
Vero, se posso aggiungere una riflessione, citerei il finale di un libro, che con la natura non c'entra molto, ma che mi ha fatto pensare. E' un libro di "fantascienza" o quasi, dal titolo Majestic (di Whitley Strieber). Alla fine del libro il protagonista entra in contatto con queste entità (forse alieni) che gli offrono un fiorellino. Il fiore della conoscenza: la cosa più terrificante che un uomo possa provare, almeno per ora, in quanto permette di vedere "dentro"... semplicemente dentro a noi stessi. E se quello che c'è dentro funge da filtro a ciò che percepiamo, il modo in cui ci si interfaccia alla natura, dipende da ciò che frapponiamo tra noi e lei, o meglio ancora, tra noi ed il resto. Cito una frase, il protagonista è a pesca. "Avevo sempre odiato il lupo che era in me, amato l'agnello. Tutto ciò era cambiato. Ora il lupo era il mio orgoglio come l'agnello era la mia gioia, e giocai con quel pesce con un'abilità che mai avevo conosciuto. Il mio cuore era gonfio di amore per lui. Giocai la mia lenza e piansi della totale bellezza, della stupefacente b o n t à della situazione." Secondo il mio modo di vedere le cose la natura non è nè bene nè male, essa è in quanto tale, priva di catalogazioni. Siamo noi a mettere confini dove non ci sono, forse perchè tutto è talmente semplice da essere incomprensibile....
Buon fine settimana!
Bella citazione bellissimo commento, mi fa piacere leggere in questo blog dei commenti costruttivi, non solo insulti inutili e offensivi.
Ciao Neve. Sono d'accordo con piero. Molto bella la tua citazione e molto sentito il tuo commento. Grazie.
Buon fine settimana anche a te!
Beh, grazie a voi! :)
e grazie a stocazzo non ce lo mettiamo, no??
no
e perchè no??
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