Come giustamente diceva encantada nel post precedente, in effetti questo non deve essere uno dei libri più significativi di John Steinbeck. Il libro, lontano mille miglia dalle tematiche sociali e dalle saghe epiche (come "Furore") che caratterzzano (almeno nella mia testa) lo scrittore nordamericano, è di fatto un racconto lungo (circa centocinquanta pagine), che dimostra fino in fondo di essere stato scritto nel 1942, in piena Seconda Guerra Mondiale. La storia è ambientata in un paese nordico occupato dai Nazisti. Dopo lo sconcerto iniziale, la popolazione si ribella e si organizza la Resistenza. Di fatto può essere quasi visto come un libro di propaganda. Sia chiaro che Steinbeck è comunque uno scrittore con la "S" maiuscola: il suo stile è tutt'altra cosa rispetto alla spazzatura prodotta da Federico Moccia, dalla banalità di Fabio Volo e dalla mediocrità di Mauro Corona. Una lettura comunque piacevole.
martedì 5 febbraio 2008
"La luna è tramontata", di John Steinbeck: prime impressioni.
Pubblicato da whiteknight alle 09:23
Etichette: fabio volo, federico moccia, guerra, john steinbeck, la luna è tramontata, mauro corona, nazisti, resistenza
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4 commenti:
Il problema dei libri è che fino a che non li hai letti non sai mai veramente come sono! :)
Ma questo è anche il bello della lettura...
MA VA A CAGARE CAZZONE!!!!
Gli ignoranti insultano, gli umili ascoltano.
Per encantada: sante parole...
Per milord: mi spiace rileggere le tue cialtronate, pensavo fossi sparito, facendo un favore a tutti, per primo a te stesso.
Per piero: sante parole! Continua così, che stai migliorando! Magari tra due mesi riuscirai o postare un commento sensato di almeno due frasi di senso compiuto! :)
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