lunedì 26 novembre 2007

Recensione del libro "Vukovlad. Il signore dei lupi", di Paolo Maurensig.


Comincio con due parole sulla trama. Il tenente polacco Emil Ferenczi si trova assieme al suo reparto in una sperduta landa sui monti Tatra. Siamo nel 1939 e le truppe tedesche sono alle porte. Si respira nell'aria la tensione per lo scontro imminente. Le truppe polacche presidiano un villaggio e il castello del magravio del luogo. Emil si rende ben presto conto che i contadini sono terrorizzati da strane leggende sui lupi mannari e temono il magravio come il demonio. Un finale pittosto sfilacciato lascerà le cose abbastanza indefinite. Il lupo mannaro era veramente una manifestazione del soprannaturale o ci sono delle spiegazioni razionali ai timori degli abitanti? Chi lo sa.
Paolo Maurensig scrive molto bene, in modo accattivante. Lontano anni luce dai contorsionismi stilistici di Avoledo, dai raccontini delle elementari di Corona o dal marketing pacchiano di Moccia. Niente da dire da questo punto di vista. Anzi. La storia poi comincia bene. Si crea una notevole aspettativa nei confronti dei fatti strani che si verificano a mano a mano che Emil si addentra nella natura selvaggia dei monti Tatra. La tensione raggiunge l'apice quando il reparto si installa nel castello del magravio e Emil si trova costretto a passarvi la notte. Tuttavia il finale lascia veramente perplessi, tagliando di netto tutta la tensione e lasciando in sospeso tutte le interessanti disquisizioni filosofiche presenti nel libro. Un vero peccato. Alla fine rimane un racconto breve - 109 pagine in tutto - e una bella copertina. Troppo poco per 12 euro. Sembra quasi che Maurensig abbia dovuto scrivere qualcosa, pressato dall'editore. Però dopo un centinaio di pagine si è stufato, e ha tagliato il tutto con l'accetta. Ripeto: un vero peccato. Perchè questo scrittore ha del talento.

12 commenti:

Neve ha detto...

Anche se non c'entra lo scrivo lo stesso: ieri sera ho finito il libro che mi avevi consigliato. Intanto ti dò una prima impressione, in quanto vorrei riprenderlo in mano e rileggere l'inizio: non ho ben capito se l'ho letto in un momento di confusione mentale, oppure se effettivamente lo stile è un pochino più districato da metà libro in poi. Comunque alla fine mi sono pure commossa... Mi è piaciuto, asciutto e tagliente al punto giusto, pur con una vena di romanticismo... Certo che per il periodo che sto passando l'hai proprio scelto giusto! Comunque la domanda ora è: esistono veramente innamoramenti che durano così a lungo?
Un bacio, e grazie.... il prossimo?

Anonimo ha detto...

Questo racconto di Maurensig ha una ambientazione abbastanza suggestiva, ma è lontano dal capolavoro di Maurensig, "La variante di Lunenburg".

Sabrina

whiteknight ha detto...

Per Neve

"La versione di Barney" è un libro che va riletto. Impossibile cogliere tutte le sfumature e tutti i passaggi alla prima lettura. Mi fa piacere ti sia piaciuto. Innamoramenti che durano così a lungo?! Bhè, nel senso di "innamoramento" della serie cip-cip non credo proprio. Che si possano creare delle coppie in grado di gestire l'evoluzione del loro rapporto credo proprio di sì. Si tratta di mantenere un instabile equlibrio tra obiettivi o passioni comuni che i due secondo me devono avere e gli spazi personali. Dipende poi molto dall'affinità profonda che c'è tra i due. Ma se questa affinità c'è, lo si scopre con gli anni. Però pochissimi, credo, possono godere di questo privilegio. Specie al giorno d'oggi, dove i ritmi sono frenetici e spesso non c'è il tempo non solo di pensare all'altro, ma neanche a sè stessi.
Il prossimo, nel senso che vorresti avere un altro suggerimento? In questo caso ti consiglio un libro particolare, "Perchè i pesci non affoghino", di Amy Tan. E' una scrittrice americana di origini cinesi. La protagonista del libro, Bibi Chen, è morta a San Francisco poco prima di partire in viaggio in Birmania con degli amici. Viaggio che aveva organizzato lei. La sua condizione di defunta le permette un punto di vista privilegiato, in quanto seguirà i suoi amici in viaggio, riuscendo a vedere le scene ma anche a sentire i loro pensieri... Un'idea originale, un libro ben scritto, che può essere letto su diversi piani. Certo, non è il genio di Mordecai Richler, ma è molto piacevole.
Per quanto riguarda il prossimo libro che leggerò io e che quindi interessa questo blog, scriverò un post dopo.

Per Sabrina

Mi sembra che Maurensig sia un ottimo scrittore. "La variante di Lunenburg" non l'ho letto, non saprei quindi fare il confronto. Certo che in "Vukovlad. Il signore dei lupi" ha fatto un lavoro al risparmio...

Anonimo ha detto...

"Sia il vostro linguaggio: sì, sì; no, no; il superfluo procede dal maligno."

Matteo 5, 37.

Anonimo ha detto...

piero, scaccia i demoni dalla tua mente!!!

Anonimo ha detto...

piero, salvaci tu!!!

Anonimo ha detto...

piero, prega per noi peccatori!!!

Anonimo ha detto...

piero... MA VAFFANCULO!!!

Anonimo ha detto...

URGGLGSHSOSS... help, help me piero!!!!!!

Anonimo ha detto...

ah, "la versione di barney" fa cagare, come questo blog del resto, ahahahaha

Anonimo ha detto...

"Udito questo racconto, si acquietarono e glorificarono Dio dicendo: "Dunque, anche ai pagani Dio ha concesso che si convertano per avere la vita!""

Atti 10,18

Anonimo ha detto...

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