Ho ormai letto i due terzi di questo libro, comprato sull'onda dell'entusiasmo della riscoperta del genere "giallo classico" - se mi è consentito il termine - fatta con "Dieci piccoli indiani", di Agatha Christie. Devo ammettere che John Dickson Carr non è all'altezza della scrittrice inglese, almeno per quanto riguarda il confronto di questi due libri. Forse mi aspettavo troppo. John Dickson Carr non è riuscito a mantenere la tensione delle prime pagine del libro, che si sta rivelando troppo lungo (allungato sarebbe la parola giusta), l'intreccio narrativo sta perdendo mordente, i personaggi sono appiattiti su un formalismo puritano abbastanza inconsistente, il mistero che dovrebbe aleggiare intorno alla casa provoca più che altro sbadigli. Un altro pianeta rispetto a "Dieci piccoli indiani". Forse pago un'eccesso di entusiasmo e quindi di aspettative. Spero che l'ultimo centinaio di pagine risollevi la mia valutazione di questo libro.
mercoledì 14 maggio 2008
"La casa", di John Dickson Carr: una mezza delusione.
Pubblicato da whiteknight alle 09:57
Etichette: agatha christie, dieci piccoli indiani, giallo, John Dickson Carr, la casa, mistero
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento