sabato 9 febbraio 2008

Recensione del libro "Contro il fanatismo", di Amos Oz.



Questo breve ma intenso libro è costituito da tre lezioni che Amos Oz ha tenuto presso l'Univerità di Tubinga, in Germania, nel gennaio del 2002. Lo scrittore parla con estrema semplicità e franchezza del problema del fanatismo, attingendo a piene mani dalla propria esperienza di vita , di ebreo israeliano e di scrittore. La prima lezione è costituita da una serie di considerazioni generali che Amos Oz fa sul concetto di fanatismo, arricchite da qualche aneddoto della sua vita personale. Questa brano rende bene la definizione di fanatismo che ha l'autore:

"Nel mio mondo, la parola compromesso è sinonimo di vita. E dove c'è vita ci sono compromessi. Il contrario di compromesso non è integrità e nemmeno idealismo e nemmeno determinazione o devozione. Il contrario di compromesso è fanatismo, morte."

La seconde lezione può essere vista come una ricerca dei metodi per combattere il fanatismo, calando questo problema nella realtà mediorientale. Amos Oz rimane su posizioni in fondo molto idealistiche, confidando nella letteratura come rimedio all'intransigenza, pur essendo consapevole dei limiti di questo pensiero. Lasciamo parlare l'autore:

"L'oltranzista è un punto esclamativo ambulante. Allora, come guarire un fanatico? Lo scontro tra povertà e ricchezza è certamente uno dei problemi più assillanti del mondo, ma sarebbe, come si è già detto, una diagnosi errata interpretare in questo modo l'attacco in America dell'11 settembre. Non si tratta di un conflitto tra chi ha e chi non ha. ... Questa è una battaglia fra fanatici convinti che il fine, qualunque sia questo fine, giustifichi i mezzi, e noi altri, convinti invece che la vita sia un fine, e non un mezzo. E' una battaglia fra coloro per i quali la giustizia, in qualunque modo essi intendano questa parola, è più importante della vita, e noi che pensiamo che la vita venga prima di tantissimi valori, convinzioni o fedi. ... secondo me una piccola, prudente dose di immaginazione potrebe servire come parziale, limitata immunità al fanatismo. ... Ora vorrei potervi dire che la letteratura è sempre la risposta, perchè la letteratura contiene un antidoto al fanatismo, per il fatto stesso di iniettare immaginazione nei suoi lettori. ... Sfortunatamente non è così semplice."

La terza lezione - forse quella meno interessante dal punto di vista letterario - passa dal piano personale - filosofico a quello pratico, con la soluzione politicamente applicabile secondo l'autore per risolvere il conflitto israelo - palestinese. Amos Oz propone il ritiro israeliano dai territori occupati. Una soluzione dolorosa ma inevitabile. Un compromesso, appunto.
In definitiva un libro breve ma interessante che offre molte occasioni di riflessione, lasciando in fondo un messaggio di speranza nell'uomo e nella cultura. Spero che tu abbia ragione, Amos!

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