Ho appena finito di leggere il libro "Contro il fanatismo", dell'autore israeliano Amos Oz. Un libro breve ma intenso, dove lo scrittore esprime il suo pensiero sul fanatismo in generale nelle prime pagine, per poi calarsi nella realtà mediorientale nel prosieguo. Amos Oz parla con grande chiarezza, esponendo la sua visione del mondo isrealiano e delle sue differenze (e affinità) con quello palestinese, soffermandosi a analizzare anche i sofferti rapporti che gli ebrei hanno della cultura europea. Insomma un libro decisamente interessante, nonostante la brevità. Mi viene spontaneo il paragone tra questo libro e l'insipido "Vajont: quelli del dopo", del mediocre scrittore Mauro Corona. Entrambi questi scritti sono molto brevi (circa un'ottantina di pagine), ma abissale è la differenza tra loro in termini di contenuti e di cifra stilistica. Amos Oz ha molte cose da dire e sa esprimersi benissimo. Mauro Corona ha molto poco da dire, e lo dice male.
venerdì 8 febbraio 2008
Amos Oz si conferma un ottimo scrittore.
Pubblicato da whiteknight alle 15:22
Etichette: amos oz, contro il fanatismo, ebrei, mauro corona, palestinesi, vajont: quelli del dopo
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento