Sto leggendo il libro "Il viaggiatore notturno", di Maurizio Maggiani. Un'ottima lettura. L'autore spesso cita i pensieri di Charles Eugéne de Foucauld. Incuriosito, ho fatto una piccola ricerca su questo personaggio. Nacque nel 1858 a Strasburgo, in una famiglia nobile. Dilapidò in giovinezza una cospiqua eredità conducendo una intensa vita mondana, passò diversi anni nell'esercito francese dove si distinse per le sue qualità di soldato, partecipando successivamente a delle spedizioni geografiche in Marocco. Poi un lento riavvicinamento al cattolicesimo, che lo portò a ordinarsi sacerdote nel 1901. Lo stesso anno si stabilì in algeria, nel deserto del Sahara, ai confini del Marocco. Costruì un eremo a Tamanrasset, nell'Hoggar, una delle regioni più povere e desolate del mondo, dove è ambientato larga parte del libro di Maurizio Maggiani. Vicino all'eremo realizzò anche un rifugio per difendere i locali dagli assalti dei predoni. Morì in circostanza poco chiare, ammazzato a colpi d'arma bianca da sconosciuti. Una vita intensa. Questo curioso personaggio aleggia in tutto il libro di Maurizio Maggiani, con molte citazioni del suo pensiero e della sua vita. Non si impara mai abbastanza.
venerdì 22 febbraio 2008
Charles Eugéne de Foucauld.
Sto leggendo il libro "Il viaggiatore notturno", di Maurizio Maggiani. Un'ottima lettura. L'autore spesso cita i pensieri di Charles Eugéne de Foucauld. Incuriosito, ho fatto una piccola ricerca su questo personaggio. Nacque nel 1858 a Strasburgo, in una famiglia nobile. Dilapidò in giovinezza una cospiqua eredità conducendo una intensa vita mondana, passò diversi anni nell'esercito francese dove si distinse per le sue qualità di soldato, partecipando successivamente a delle spedizioni geografiche in Marocco. Poi un lento riavvicinamento al cattolicesimo, che lo portò a ordinarsi sacerdote nel 1901. Lo stesso anno si stabilì in algeria, nel deserto del Sahara, ai confini del Marocco. Costruì un eremo a Tamanrasset, nell'Hoggar, una delle regioni più povere e desolate del mondo, dove è ambientato larga parte del libro di Maurizio Maggiani. Vicino all'eremo realizzò anche un rifugio per difendere i locali dagli assalti dei predoni. Morì in circostanza poco chiare, ammazzato a colpi d'arma bianca da sconosciuti. Una vita intensa. Questo curioso personaggio aleggia in tutto il libro di Maurizio Maggiani, con molte citazioni del suo pensiero e della sua vita. Non si impara mai abbastanza.
Pubblicato da whiteknight alle 12:29
Etichette: charles eugéne de foucauld, deserto, hoggar, il viaggiatore notturno, maurizio maggiani, pensiero
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5 commenti:
C'è più festa in Paradiso per un peccatore pentito che non per mille giusti.
Ora pro nobis...
Cos'è, una congrega religiosa??
Gloria
Non fare caso a Piero, Gloria. Ogni tanto fa capolino su questo blog e posta una frase dal sapore "mistico". Ogni tanto cita il Vangelo. Non si è mai capito se è un troll o se che altro. Comunque non replica mai.
Buon weekend! ;)
Pére Foucauld ha scritto molte "massime" o "frasi celebri", che sono citate un pò ovunque, specie su internet. Un personaggio veramente particolare, una fede arrivata dopo una vita intensa. Magari tutti gli uomini di religione fossero così. Il mondo sarebbe migliore. Pochi (o niente) dogmi, tanti fatti e tanta tolleranza e comprensione. Peccato che non sia così.
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