sabato 19 gennaio 2008

Fabio Volo, prime impressioni.

Mah. Ho cominciato a leggere il libro "Esco a fare due passi", di Fabio Volo. Il libro è diviso in vari racconti in cui il protagonista, Nico, parla a sé stesso. Insomma una specie di diario. Lui è un ragazzo di ventotto anni che lavora in una radio. Si parla di tutto, a ruota libera. Anche troppo. Le riflessioni di questo deejay non sono per niente profonde, anzi mi sembrano un'elencazione di banalità e di frasi fatte. Fabio Volo cerca anche di essere divertente, ma non mi sembra riesca molto nell'impresa. Mah.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Io ho letto solo "un posto nel mondo" di Volo, sarà che non avevo aspettative, ma l'ho trovato carino. Alcune riflessioni sulle donne sono molto delicate. Un libro da leggere per rilassarsi un po', nulla di geniale comunque...
Baci, Neve.

Anonimo ha detto...

quel libro fa cagare.

e Fabio Volo è un cialtrone.

algor ha detto...

Fabio Volo è uno scrittore molto sopravvalutato, forse il suo successo è dovuto al fatto che tanta gente si riconosce nei suoi stereotipi. Perchè di stereotipi si tratta, come in questo libro che è in pratica una raccolta di frasi fatte - come dici tu - sui single trentenni. Ma non voglio dire di più per non condizionarti. Sono proprio curioso di leggere la tua opinione quando avrai finito di leggerlo.

whiteknight ha detto...

Per Neve: Ti parlo con estrema franchezza: secondo me questo libro non solo non è geniale, ma è del tutto mediocre (vedi post di oggi). Forse non è il suo libro migliore, ma non posso nascondere la mia delusione, perchè in molti/e me ne avevano parlato bene.

Per anonimo: bhé, dire che fa cagare mi sembra eccessivo. Riserverei questo termine per "Tre metri sopra il cielo", di Federico Moccia, e altro pattume simile. Fabio Volo poi non solo non è un cialtrone, ma come minimo è un furbone che ha targettizzato il suo lavoro in modo molto intelligente, tarandolo sulla mediocrità imperante in Italia.

Per algor: non posso fare altro che dirti che hai ragione.Purtroppo.