lunedì 21 gennaio 2008

Fabio Volo, la sagra delle ovvietà.

Che dire. Ho terminato questo libro. Alla fine si scopre che non è un diario, ma una lettera che il protagonista Nico scrive a sé stesso, con l'impegno di rileggerla dopo cinque anni. In altre parole, una lettera scritta da Nico ventottenne al Nico trentatreenne. Il libro è veramente una lunga e sconnessa sequela di luoghi comuni sui trentenni single. Come un orologio fermo indica l'ora giusta due volte al giorno, così anche Fabio Volo ogni tanto dice delle cose belle. Questo non si può negare. Il livello è di fatto superiore al pattume scritto da personaggi come Federico Moccia, tanto per citare qualcuno che ho letto da quando ho cominciato a scrivere questo blog. Per rispetto nei confronti dell'autore mi sento comunque di citare un brano del libro che mi ha colpito (si contano sulle dita di una mano):

"Io faccio questo lavoro perchè amo la musica e amo dire ciò che penso, e anche se - come tutti - voglio guadagnare dei soldi, li voglio guadagnare inseguendo i miei sogni. Non voglio guadagnare soldi inseguendo i soldi.
Non voglio essere ricco, voglio essere libero.
Una parte di me per esserlo deve avere dei soldi, per poter vivere, ma ce n'è un altra che per esserlo ha bisogno di tutt'altro."

7 commenti:

Anonimo ha detto...

I soldi non fanno la felicità.

Anonimo ha detto...

Cavaliere del tubo,a te piacciono solo gli scrittori stranieri, eh?! Non perdi mai occasione di sputare su quanto viene scritto nella Nostra Sacra Terra. Vergognati!!

Amici di Mauro Corona.

algor ha detto...

Ma chi è questo mauro corona? E quale sarebbe la vostra sacra terra???

Anonimo ha detto...

Perchè tutto questo astio nei confronti del Cavaliere, cari amici di Mauro Corona? Non vedete che in fondo questo povero uomo non fa altro che attirare l'attenzione di altri poverelli persi nei meandri della vita sul Grande Maestro? In fondo chi disprezza compra, e prima o poi anche lui chinerà la testa dinanzi all'infinita saggezza del Grande Mauro, ma questo accadrà solo quando il Cavaliere avrà compreso, con un percorso che è sempre personale e sempre carico di sofferenza, l'inutilità dell'odio e dell'arroganza che dimorano nel suo cuore. Ma ci vuole tempo. Il seme sopravvive a lungo nella terra ghiacciata, ma in primavera germoglia. Chi conosce la Natura, chi ama la Terra, chi - come Mauro - sa cosa significa ascoltare la Vita nel silenzio, sa bene queste cose. Quindi, cari amici, non abbassatevi al livello della massa ignorante ma attendete pazienti.


I VERI amici di Mauro Corona

Anonimo ha detto...

Il progetto di Dio è fondato sulla famiglia. Non sui single.

Barby ha detto...

Torno a dire che secondo me non è un'autore geniale, però a me non dispace, in fondo i suoi libri sono una lettuta spensierata e piacevole, per chi non ha troppe pretese.

whiteknight ha detto...

Per Piero: Senti Piero, ma non ti sembra a volte di essere un po' troppo "pesante"?? In primo luogo, se è vero che i soldi non fanno la felicità, non credo proprio che la miseria aiuti a raggiungerla. E poi nessuno nel post ha detto che i soldi facciano la felicità in sé stessi. Neanche Fabio Volo lo sostiene. In secondo luogo oggi siamo nel ventunesimo secolo, quindi con tutto il rispetto per il tuo credo forse è il caso che anche i cattolici comincino a pensare che siamo in una società pluralista, dove diversi modi di vedere la vita hanno la medesima dignità.

Per gli amici e i VERI amici di Mauro Corona: ecco, bravi, mettetevi d'accordo tra voi ma smettetela di spammare.

Per algor: Mauro Corona è uno scrittore del quale ho letto un libro, "Gocce di resina", che ho stroncato nella recensione. Da allora questo blog è frequentato da una manica di cialtroni che si firmano con vari nick e spammano come pazzi. Alcuni di questi si firmano come "Amici di Mauro Corona", altri come i "VERI amici di Mauro Corona", altri hanno scelto vari nick, ma insieme costituiscono una specie di circo equestre. Circa la loro sacra terra (sempre citata ma mai definita) suppongo che sia il Friuli, visto che Mauro Corona è uno scrittore friulano. Ma dovrebbero essere loro a dirlo. Bho. In realtà non me ne frega niente.

Per Barby: rispetto il tuo punto di vista, ma per me è stata una lettura noiosa. Comunque va bene così: ognuno ha la sua testa e i suoi gusti.