Continua la lettura del libro "Barnum. Cronache dal Grande Show", di Alessandro Baricco. Una lettura sempre più noiosa, anche se ogni tanto c'è qualcosa di buono. In questo brano l'autore parla di Funari e del suo stile nel condurre le trasmissioni televisive. Lapidario il giudizio finale che Baricco esprime su Funari:
"Ci salva dall'impellenza di capirlo il fatto, in sé salvifico, che si tratta poi solo di un fantasma dell'etere. Basta, per farlo sparire, che un dito decida nella sua modestia di non seguire traguardi utopici come il culo del futuro, e si dedichi molto più mitemente al dimesso sforzo di transitare da un pulsantino all'altro. Lieve pressione e tutto è finito. Basta un click.
Click."
Un concetto semplice: la televisione spesso trasmette pattume, ma la soluzione è a portata di mano. Basta spegnerla. In troppi non lo fanno.
"Ci salva dall'impellenza di capirlo il fatto, in sé salvifico, che si tratta poi solo di un fantasma dell'etere. Basta, per farlo sparire, che un dito decida nella sua modestia di non seguire traguardi utopici come il culo del futuro, e si dedichi molto più mitemente al dimesso sforzo di transitare da un pulsantino all'altro. Lieve pressione e tutto è finito. Basta un click.
Click."
Un concetto semplice: la televisione spesso trasmette pattume, ma la soluzione è a portata di mano. Basta spegnerla. In troppi non lo fanno.
2 commenti:
Beh, hai scritto che in fondo il libro è una raccolta di luoghi comuni...
Più luogo comune di questo c'è solo : "non ci sono più le mezze stagioni"...
Purtroppo entrambi suggellati dalla triste realtà!!
Baci!!! Neve.
Già. Devo dire che finire questo libro sta diventando una vera agonia.
Buona serata, Neve.
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