martedì 12 febbraio 2008

Federico Moccia: pensavo fosse il peggio della letteratura italiana contemporanea. Mi sbagliavo.

Turandomi il naso continuo eroicamente a leggere il devastante libro"100 colpi di spazzola prima di andare a dormire", di Melissa Panarello, meglio conosciuta come Melissa P.. Un libro assurdo, insostenibile, ridicolo e risibile. Troppo esplicito e banale per essere definito un romanzo erotico, troppo poco esplicito e con trope velleità letterarie per essere pornografico, è veramente l'apologia del pattume. Pensavo, dopo avere letto l'inutile "Tre metri sopra il cielo" di Federico Moccia, di avere trovato un pavimento, un minimo di mediocrità, un livello di soglia al di sotto del quale la letteratura italiana contemporanea (se mi è concesso il termine letteratura) non potesse scendere. Sbagliavo. "100 colpi di spazzola prima di andare a dormire" è ben al di sotto. Una quindicenne che, in cerca d'amore (???), si apre alle esperienze più estreme e improbabili. Così, tra pompini seriali, sesso di gruppo, sadomaso, rapporti lesbici, cornificazioni varie spacciate come tentativi di trovare l'amore (???), si sviluppa una storia insostenibile che secondo me NON può essere stata scritta da una ragazzina che all'inizio del libro dichiara di avere quattordici (14) anni. Non ci credo. A questo punto, dopo avere aperto la sezione "I migliori libri da quando ho aperto questo blog", mi trovo veramente costretto ad aprire la sezione "La discarica: i libri-spazzatura". Primo libro a finirci dentro è l'assurdo "Tre metri sopra il cielo", di Federico Moccia. Libro profondamente diseducativo e di pessima qualità. Seguirà a breve il disgustoso e insostenibile "100 colpi di spazzola prima di andare a dormire", di Melissa Panarello, meglio nota come Melissa P..

4 commenti:

algor ha detto...

Guarda che nessuno ti darà la medaglia se lo leggi tutto! :)

Anonimo ha detto...

Visto che l'imperversante masochismo (alla Tafazzi) continua a trascinarti nella lettura dell'immondo polpettone, penso che tu debba tentare un approccio diverso. Potresti invertire l'ordine delle pagine, oppure tentare di giustificare la loro esistenza in un encomio delirante.
Sarebbe un buon esercizio di retorica!

whiteknight ha detto...

Guarda, ti ringrazio del suggerimento, holygirl, mi sa comunque che seguo l'esempio di Mauro Corona e mi rifugio nell'alcool.... non ho parole... polpettone immondo... ecco, questa è una definizione che rende l'idea... mah!

algor ha detto...

Grande holygirl! :)
Per leggere fino in fondo questo cesso di libro bisogna avere o inclinazioni masochistiche, o essere completamente rimbeciliti, o essere spinti da una curiosità e da un'amore per la letteratura che rasentano il patologico. Credo che il nostro Cavaliere rientri nella terza categoria, ma non credo che ce la faccia a scrivere un encomio delirante di quel pattume ignobile. Se ci riuscisse meriterebbe il premio Nobel (il Cavaliere, non la ridicola melissa).