mercoledì 7 novembre 2007

Lettera aperta ai fantomatici amici di Mauro Corona.

Cari fantomatici amici di Mauro Corona, dovete finirla di spammare e trolleggiare sul mio blog. Mi avete francamente fracassato i maroni. A me lo scrittore Mauro Corona non piace. E' vero, di lui ho letto solo "Gocce di Resina", ma mi è bastato. Almeno per il momento. Lo trovo uno scrittore altamente mediocre, sia nella forma che nei contenuti. Certo, per quanto riguarda i contenuti è secondo me forse sopra Federico Moccia, che scrive puro pattume, ma le sue storielle a me non dicono molto. In più descrivono un mondo secondo me triste e squallido. Mauro Corona è uno scrittore friulano. A me questo scrittore non piace, ma questo non significa nel modo più assoluto che io disprezzi la sua terra e i suoi valori, ci mancherebbe altro. Ma poi, quali sarebbero questi grandi valori che io calpesterei esprimendo opinioni personali sul modo di scrivere di uno scrittore?!?! E poi tutte quelle palle sui miei presunti amici no global e neopagani, ma con cosa vi drogate?!?! Insomma, smettetela di scrivere cazzate spaziali sul mio blog e vedete di andare a farvi un giro altrove. Mi avete a tal punto rotto i coglioni che adesso per un paio di giorni non posterò. Nel frattempo spero di riuscire a finire di leggere "L'elenco telefonico di Atlandide", dello scrittore Tullio Avoledo.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

merdoso piscialetto, solo un consiglio: IMPICCATI.

tu e quella baldracca neopagana.

il vero CELTO

Anonimo ha detto...

:)
Scusa, Cavaliere, perchè non inizi a fare un po' di pulizia? Prima o poi si stancheranno no?

Anonimo ha detto...

Forse effettivamente sarebbe meglio se cancelli i vecchi post (e anche i nuovi che eventualmente comparissero)di spam.

Anonimo ha detto...

La mia fama mi precede!
Baci, Neve.

whiteknight ha detto...

Mi dispiace per il commento di replica postato da quel povero deficiente che si firma "il vero CELTO". Dovrebbe firmarsi "il vero COGLIONE". Sono molto combattuto se cancellare questi commenti o lasciarli lì, a imperitura memoria della cialtronaggine umana. Ti ringrazio comunque per il passaggio, Neve.